Afghanistan Sguardi e Analisi

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Afghanistan: Sguardi e analisi" è un progetto aperto finalizzato a comprendere e discutere le ragioni - e le possibili soluzioni - dei conflitti afghani.

martedì 30 ottobre 2012

Diario Afghano - Gli eventi di ottobre


a cura di Claudio Bertolotti
 
Ø  In occasione della 67ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidente afghano Hamid Karzai ha posto all’attenzione dell’ONU la necessità di cancellare dalle liste dei terroristi i leader taliban al fine di consentire un sereno processo di riconciliazione. Inoltre, Karzai ha riconosciuto il ruolo cruciale del Pakistan nel processo di riconciliazione ma ha aggiunto che i recenti incidenti registrati al confine tra i due paesi (bombardamenti dell’artiglieria pakistana) potrebbero minare i risultati ottenuti per il raggiungimento della pace.
Ø  Il generale dei marines, Joseph F. Dunford, è stato nominato dal presidente degli Stati Uniti prossimo comandante delle truppe Usa e della NATO in Afghanistan. Il generale Dunford sostituirà il generale John R. Allen che andrà a dirigere il Comando Supremo Alleato in Europa. Dunford, che vanta una lunga esperienza di guerra in Iraq, è alla sua prima missione in Afghanistan.
Ø  Gli Emirati Arabi Uniti (UAE) hanno stanziato una cifra pari a 100 milioni di dollari per la costruzione di un centro di scambio mercantile presso la città afghana di Torkham, principale crocevia commerciale collocato nella provincia di Nangarhar, al confine tra Afghanistan e Pakistan.
Ø  2 ottobre – Il disimpegno della NATO in Afghanistan potrebbe essere accelerato. La decisione potrebbe essere conseguenza dell’aumento degli attacchi denominati «green on blue» in grado di influire significativamente sul morale delle truppe straniere. Lo ha dichiarato il Segretario generale dell’Alleanza Atlantica Anders Fogh Rasmussen.
Ø  3 ottobre – La maggior parte dei lavoratori cinesi impiegati presso il bacino minerario di Aynak (provincia di Logar) avrebbe lasciato l’area a causa delle condizioni di sicurezza instabili. Attacchi con razzi e aumento di atti ostili avrebbero indotto i lavoratori e gli investitori cinesi a rivalutare la convenienza dell’attività estrattiva; questa interruzione dovrebbe indurre il governo afghano a migliorare il sistema di difesa dell’area. Il progetto Aynak rappresenta il principale investimento del settore ed è considerato essenziale per la stabilità economica del Paese.
Ø  4 ottobre Il presidente afghano, Hamid Karzai, ha accusato gli Stati Uniti di «doppiogiochismo» combattendo una guerra contro l’insurrezione armata afghana ma non contro gli sponsor pakistani e, al tempo stesso, di rifiutare un aiuto all’Afghanistan in termini di equipaggiamenti militari necessari per combattere i nemici che attraversano le sue frontiere. Karzai ha minacciato di rivolgersi a Cina, India e Russia per l’acquisizione degli armamenti ritenuti necessari. Infine, ha accusato i media occidentali di influenzare l’opinione pubblica afghana diffondendo “false notizie” e allarmismi sull’eventualità di una guerra civile e di un collasso economico all’indomani del ritiro delle forze della NATO.
Ø  6 ottobre – L’ufficio di presidenza di Karzai ha annunciato l’avvio della privatizzazione della New Kabul Bank (NKB).
Ø  10 ottobre – Il capo del dipartimento del servizio penitenziario afghano, Amir Mohammad Jamshidi, ha dichiarato che vi è il reale rischio di perdere la capacità di controllo all’interno delle strutture carcerarie a causa dell’inadeguatezza delle infrastrutture e della mancanza di personale; Jamshidi ha poi aggiunto che i taliban detenuti sarebbero in grado di pianificare e organizzare attacchi suicidi e altre azioni militari grazie alla connivenza delle guardie carcerarie. Corruzione e traffico di sostanze stupefacenti all’interno delle carceri afghane sarebbero fattori endemici. Particolare preoccupazione desterebbe la struttura carceraria di Bagram, la cui responsabilità è stata recentemente ceduta dagli Stati Uniti alle istituzioni afghane.
Ø  16 ottobre – A causa del mancato impegno da parte del governo afghano in merito allo sviluppo di un National Priority Programme (NPP), così come stabilito in occasione della conferenza di Tokyo dello scorso luglio – in particolare gli ambiti relativi a buona governance, corruzione e diritti umani –, l’Unione europea ha annullato il proprio contributo di 26 milioni di euro destinati allo sviluppo del settore giuridico afghano.
Ø  Problemi per l’industria dello zafferano nella provincia di Herat. Oltre alla riduzione del prezzo, i produttori protestano a causa della politica adottata dai commercianti iraniani che apporrebbero nuove etichette sui prodotti afghani, rivendendoli così a prezzi maggiorati come prodotti iraniani. L’area a maggior produzione di zafferano della provincia di Herat è quella di Pashtun Zarghun, dove l’economi locale si basa al 60% sulla produzione dello zafferano.
Ø  Una fonte taliban avrebbe confermato la disponibilità da parte del principale movimento insurrezionale di una nuova qualità di esplosivo in grado di provocare maggiori danni. A conferma di questa dichiarazione sarebbero i risultati ottenuti durante l’attacco complesso contro la base statunitense di Khost (Fob Salerno). Notizia in un secondo momento smentita dai taliban.
Ø  21 ottobre La Chinese National Petroleum Corp (CNPC), società cinese di estrazioni petrolifere, ha avviato l’attività estrattiva dal bacino di Amu Darya, nel nord dell’Afghanistan. Il governo afghano ha firmato un accordo che consentirà alla compagnia cinese di estrarre petrolio per un periodo di 25 anni nelle province settentrionali di Faryab e Sar-e-Pul. Si calcola che verranno estratti circa 1.950 barili di greggio al giorno.
Ø  20 ottobre – Il presidente Hamid Karzai ha comunicato che non sarà ammessa l’immunità per i militari stranieri a partire dal 2014. Karzai ha discusso la questione con il Segretario Generale della NATO Anders Fogh Rasmussen.

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