di Claudio Bertolotti
La prospettiva di un disimpegno significativo della NATO dal teatro afghano porta a riflettere circa le possibili ripercussioni sul processo di pace e stabilizzazione dell’Afghanistan, sul ruolo dei gruppi di opposizione che si battono per il potere e sull’evoluzione della sicurezza a livello regionale e globale. La «transizione irreversibile» – come l’ha definita Obama – contribuirà alla stabilità del Paese o piuttosto ad alimentare un variegato conflitto armato interno?
La storia recente dell’Afghanistan induce a un’analisi orientata a non escludere il riaccendersi di intensi conflitti armati interni dopo il disimpegno della NATO, così come avvenne dopo il ritiro dei Sovietici alla fine degli anni Ottanta e successivi anni Novanta... (vai all'articolo sul sito istituzionale del CeMiSS)
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