di Claudio Bertolotti
1. Teatro afghano (area di analisi): pp. 19-24
L’accelerazione della transizione tra permanenza a lungo termine e tentativi di dialogo
L’accelerazione della transizione tra permanenza a lungo termine e tentativi di dialogo
2. Sotto la lente (rubrica): pp. 95 e segg.
L’insurrezione afghana e l’organizzazione del Network IED. Il ruolo degli improvised explosive device dal punto di vista dei taliban
L’insurrezione afghana e l’organizzazione del Network IED. Il ruolo degli improvised explosive device dal punto di vista dei taliban
Le due fasi finali del processo di transizione che porteranno le forze di sicurezza afghane a sostituirsi a quelle della NATO saranno differenti e più problematiche di quelle precedenti e relative al passaggio di responsabilità delle aree relativamente meno instabili dell’Afghanistan. Una preoccupazione evidenziata dallo stesso neo-ministro della difesa afghano, Bismillah Mohammadi. Se da un lato le autorità di Kabul manifestano pubblicamente soddisfazione nel disimpegno delle forze di combattimento straniere ISAF-NATO (in primo luogo per ragioni di politica interna), dall’altro non mancano di dichiararsi preoccupate per i rischi conseguenti all’assunzione di responsabilità del controllo e della sicurezza (fasi quattro e cinque del processo di transizione) nelle aree del sud e dell’est, notoriamente più insicure e instabili... (vai all'articolo)
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