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At the moment Coalition soldiers killed in 2010 are 680, but it’s a part of the total in nine years of war and the number is growing day by day.
Se i soldati canadesi, con il supporto delle forze statunitensi e afghane, stanno portando avanti proprio in questi giorni la loro più grande operazione nella provincia di Kandahar denominata Baawar (Sicurezza), la reazione dei taliban non si fa di certo attendere e lascia ben poco da sperare su una effettiva condizione di sicurezza nel sud dell’Afghanistan.
Dopo l’attacco suicida del 6 dicembre, all’interno di un bazar di Gardez frequentato dai soldati della Coalizione – che ha provocato la morte di due militari statunitensi – è stata la volta di un altro attacco suicida portato a termine con successo contro le forze di sicurezza internazionali. L’8 dicembre a Chalgazi Karez, località della provincia di Kandahar, un giovane taliban, Fareed Ahmad, è entrato a far parte dei martiri di Allah attraverso l’Istisshadi – il martirio autonomamente scelto – provocando la morte e il ferimento di altri soldati della Forza militare internazionale. Si è avvicinato ai soldati parlando inglese, ha attirato la loro attenzione e un minimo della loro fiducia, quel poco che è bastato per farli avvicinare alla killing zone.
Gli attentati suicidi, di cui troppo poco si parla facendo riferimento ai movimenti insurrezionali afghani e al conflitto nel suo complesso, rappresentano una chiara e definita minaccia. La propaganda dei taliban, attraverso i comunicati di uno dei suoi portavoce, Qari Yousuf Ahmadi, non ha mancato di evidenziare l’importanza di tali atti e l’eroismo con cui vengono portati a termine. Un eroismo che, al di la dei limitati risultati ottenuti sul campo di battaglia, ha il potere di ravvivare l’entusiasmo dei tanti combattenti afghani, nazionalisti, jihadisti o avventurieri che siano.
Sale a 680 il numero dei militari stranieri morti dall’inizio dell’anno, mentre sono già dieci le vittime dal 1º dicembre 2010 tra soldati locali e stranieri. Numeri che, ormai da quasi dieci anni, tendono sempre più al rialzo.
Sale a 680 il numero dei militari stranieri morti dall’inizio dell’anno, mentre sono già dieci le vittime dal 1º dicembre 2010 tra soldati locali e stranieri. Numeri che, ormai da quasi dieci anni, tendono sempre più al rialzo.
10 dicembre 2010
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