Afghanistan Sguardi e Analisi

Afghanistan Sguardi e Analisi

"
Afghanistan: Sguardi e analisi" è un progetto aperto finalizzato a comprendere e discutere le ragioni - e le possibili soluzioni - dei conflitti afghani.

venerdì 5 ottobre 2012

Oltre 400 talebani pronti ad attaccare il Nuristan



di Claudio Bertolotti
Fonti locali affermano che oltre 400 elementi appartenenti ai gruppi di opposizione armata afghana, e riconducibili al principale movimento insurrezionale dei taliban, sarebbero pronti a sferrare un attacco contro le forze di sicurezza afghane schierate nel distretto di Kamdish, provincia del Nuristan.
Il governatore della stessa provincia, Ghullamullah Nuristani, ha confermato la notizia accusando l’Inter Service Intelligence pakistano di sostenere i gruppi di opposizione operativi in quell’area.
Questo fatto, che non sorprende alla luce degli sviluppi che hanno caratterizzato il conflitto afghano negli ultimi due anni, in estrema sintesi ci dice due cose.
La prima è che i gruppi di opposizione, taliban in primis, dimostrano ogni giorno di più di avere una solida capacità operativa a cui si unisce la ferrea volontà di combattere quella che, nella sostanza, è innegabilmente una guerra di liberazione nazionale alla quale prende parte, direttamente o indirettamente, una significativa porzione della popolazione civile (prevalentemente quella rurale e periferica).
La seconda è che il target principale dell’insurrezione, i mujaheddin della nuova generazione, non è più (o non lo è prioritariamente) il nemico venuto da lontano, l’invasore occidentale (leggasi americano), bensì il «collaborazionista» il «burattino», rappresentato sul terreno dalle sue forze di sicurezza (esercito e polizia), operativamente in grandi difficoltà e che, verosimilmente, si troverà a combattere in prima linea a partire dall’anno prossimo e, progressivamente, con le spalle sempre meno coperte dalle forze statunitensi e della Nato che, incapaci di vincere sul campo la cronica guerra asimmetrica, sono ormai decise a lasciare formalmente l’Afghanistan agli afghani attraverso il processo di «transizione irreversibile».
Prospettiva certamente non rosea per un esercito nazionale che a fatica, e nonostante gli sforzi  è riuscito a raggiungere un livello di operatività inferiore al 20%.
Quello che sarà? Con molta probabilità un’evoluzione della trentennale guerra civile afghana.

Nessun commento:

Posta un commento