Afghanistan Sguardi e Analisi

Afghanistan Sguardi e Analisi

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Afghanistan: Sguardi e analisi" è un progetto aperto finalizzato a comprendere e discutere le ragioni - e le possibili soluzioni - dei conflitti afghani.

martedì 31 luglio 2012

Diario Afghano - gli eventi di luglio

a cura di Claudio Bertolotti


Ø  1 luglio – Proposta una legge per la limitazione della libertà di stampa. La bozza della nuova proposta imporrebbe significative restrizioni per i programmi televisivi stranieri – in particolare le soap-opera turche e i prodotti  cinematografici indiani di Bollywood – accusati di presentare modelli femminili troppo liberali, romantici e lontani dalle tradizioni culturali afghane.
Ø  3 luglio –  Nonostante una crisi diplomatica lontana dall’essere risolta, il Pakistan ha accettato di riaprire alla Nato le vie di comunicazione logistica con Afghanistan. Per la Nato è un risultato estremamente importante, in particolare per l’avvio della fase di disimpegno dal conflitto afghano a partire dal 2014. L’accordo tra Stati Uniti e Pakistan si sarebbe basato sul pagamento da parte di Washington di circa due miliardi di dollari in aiuti-militari. Immediata la reazione degli islamisti Pakistani che, in opposizione alla scelta governativa, hanno dato vita a una "lunga marcia" di protesta da Lahore a Islamabad.
Ø  6 luglio – L’ExxonMobil ha annunciato l’intenzione di avviare un’attività esplorativa volta all’estrazione di idrocarburi nel nord dell’Afghanistan. Una decisione che appare volta ad incentivare altre società petrolifere ad investire sulle ricchezze del sottosuolo afghano così da contenere la crescente presenza cinese nell’area.
Ø  7 luglio – Primo e significativo incontro ufficiale tra rappresentanti del governo afghano e taliban dell’Emirato islamico in occasione della conferenza sulla pace e sulla riconciliazione tenutasi a Kyoto, in Giappone. Immediata la smentita formale del portavoce dell’Emirato islamico dei taliban, Zabiullah Mujahid.
Ø  7 luglioL’Afghanistan ha ottenuto lo status di principale alleato non-Nato degli Stati Uniti, al pari di  Israele, Giappone, Pakistan e di altri Stati asiatici e dell’Europa orientale. L’annuncio, fatto dal Segretario di Stato Hillary Rodham Clinton in occasione della visita ufficiale in Afghanistan prima della Conferenza di Tokyo, confermerebbe la direzione politica strategica di Washington basata sul Strategic Partnership Agreement che garantirà una presenza sul suolo afghano di circa 10-30.000 militari statunitensi nel prossimo decennio.
Ø  8 luglio – Provincia di  Parwan: una donna di ventidue anni accusata di adulterio è stata uccisa in pubblico dai taliban (il video è stato diffuso dalla Reuters). L’evento rappresenta un fatto significativo poiché sarebbe frutto di una soluzione di compromesso tra un leader taliban locale – sposato con la donna – e un altro taliban – l’amante – i quali, anziché risolvere la questione attraverso la risoluzione tradizionale delle conflittualità, avrebbero riversato sulla donna tutte le responsabilità grazie anche al sostegno e alla complicità della comunità locale.
Ø  13 luglioHanifa Safi, capo regionale del Women’s affairs è stata uccisa dai taliban nell’est dell’Afghanistan con una bomba piazzata sotto la sua automobile.
Ø  14 luglio – Nel nord dell’Afghanistan, un attacco suicida in occasione di una festa nuziale ha provocato la morte di Ahmad Khan Samangani, importante politico anti-Taliban non-Pushtun, e di altri ventidue civili. L’avvenimento potrebbe portare a un’escalation di violenza a livello locale tra gruppi etnici pashtun e non-pashtun con un ruolo significativo del movimento taliban che potrebbe inserirsi come sponsor dei primi.
Ø  18 luglio – Nella provincia settentrionale di Samangan i taliban hanno portato a termine uno spettacolare attacco contro i convogli logistici della Nato distruggendo in prossimità del confine con Uzbekistan e Tagikistan ventidue veicoli pesanti carichi di carburante ed equipaggiamenti. Consistenti le ripercussioni economiche sull’economia locale.
Ø  21 luglio – Nella provincia di Kunar, nell’est del Paese, l’esercito pakistano ha sparato oltre trecento colpi di artiglieria all’interno dei confini afghani e diretti alle basi dei taliban pakistani (TTP) rifugiatisi oltreconfine. Immediata la protesta del governo afghano che non ha provocato reazioni da parte di Islamabad. 
Ø 24 luglio – Farah, il comandante della polizia di Bala Baluk unitamente a tredici poliziotti ha disertato andando a unirsi ai taliban locali portando con sé due veicoli della polizia, uniformi, equipaggiamenti e venti fucili da assalto.

martedì 24 luglio 2012

Diario Afghano - Gli eventi di giugno


4 giugno – Afghanistan e Cina hanno annunciato l’avvio di un “nuovo livello strategico” tra i due Paesi, in previsione del prossimo disimpegno della Nato.  L’annuncio è stato fatto congiuntamente dal presidente Hamid Karzai e dall’omologo cinese, Hu Jintao, in occasione del vertice della Shanghai Cooperation Organisation (SCO) in Beijing, dove l’Afghanistan è stato invitato in qualità di osservatore.
5 giugno - Abu Yahya al-Libi, elemento di spicco dell’organizzazione al-Qa’ida è rimasto ucciso a seguito di un attacco statunitense con drone condotto in territorio pakistano.
5 giugno -  Gli Stati Uniti incoraggiano l’India ad assumere un ruolo attivo in Afghanistan. In occasione della visita del Segretario alla Difesa statunitense, Leon Panetta, Washington si è dichiarata propensa a sostenere un maggiore coinvolgimento di New Delhi nella politica regionale e in un’ottica di collaborazione strategica attiva tra Stati Uniti e India.
6 giugno – La Nato ha annunciate l’avvio di un accordo con gli Stati dell’Asia centrale per consentire il trasferimento di equipaggiamenti e materiali logistici dall’Afghanistan attraverso  l’Uzbekistan, il Kyrgyzstan, il Kazakhstan e la Russia; risolvendo così in parte i problemi causati dalla chiusura delle linee di comunicazione logistica attraverso il Pakistan.
9 giugno – Un raid aereo delle forze della Coalizione provoca la morte di 18 civili e il ferimento di alcune decine di abitanti di un villaggio. Immediata e perentoria la reazione del Governo afghano: l’attacco, una decisione unilaterale delle forze straniere, rappresenta una potenziale rottura del patto tra i due Paesi, con esplicito riferimento all’accordo che attribuirebbe a Kabul l’autorità sulle operazioni aeree (oltre ai night raid). Se solamente un altro episodio del genere dovesse avvenire, ciò sarà considerato una formale rottura dell’accordo.
12 giugno – La NATO ha annunciato di aver imposto precisi e vincolanti limiti alle operazioni aeree contro infrastrutture civili, anche nel caso di auto-protezione da parte dei soldati della Coalizione. Si tratta della risposta formale dell’Alleanza alla posizione assunta dal governo afghano a seguito dell’attacco aereo che la settimana precedente ha provocato la morte di molti civili, la maggior parte donne e bambini.
12 giugno – Gli Stati Uniti hanno sospeso i tentativi di dialogo con il Pakistan per la riapertura delle linee di comunicazione tra Afghanistan e Pakistan per i convogli logistici della  NATO. Frustrati dall’assenza di una soluzione di compromesso accettabile, Washington ha così deciso di ritirare da Islamabad la propria delegazione di negoziatori.
14 giugno – A Kabul si è tenuta la Conferenza sul futuro dell’Afghanistan. Rappresentanti di 29 paesi si sono incontrato a Kabul per la conferenza di un giorno che ha seguito il precedente incontro di Istanbul nel novembre dello scorso anno. In questa occasione sono stati discussi i possibili passi dell’Afghanistan nell’epoca post-Nato.
14 giugno – Il governo afghano, per la prima volta dalla caduta del regime dei taliban, ha sospeso un partito politico. Si tratta del “Partito della Solidarietà”, sospeso immediatamente dopo l’accusa rivolta da questo contro alcuni notabili afghani indicati quali responsabili di crimini di guerra. La reazione della società civile non si è fatta attendere e dirette accuse di limitazione delle libertà sono state rivolte direttamente al governo.
20 giugno – L’India sigla un accordo trilaterale con Stati Uniti e Afghanistan per una collaborazione strategica allargata a livello regionale. 
23 giugno – L’Afghanistan ha dato il via alla prima attività di estrazione petrolifera nella provincia di Sar-e-Pul. L’estrazione, avviata dalla China National Petroleum Corporation (CNPC), dovrebbe interessare l’intero bacino dell’Amu River, tra le province di Faryab e Sar-i-Pul.

di Claudio Bertolotti

martedì 3 luglio 2012

Seminario di Società Culture e Conflitti dell'Afghanistan Contemporaneo

UNIVERSITA' DI TORINO - BRIGATA ALPINA TAURINENSE
AFGHAN CULTURAL AWARENESS SEMINARIO INTRODUTTIVO AL CORSO DI

SOCIETA', CULTURE E CONFLITTI DELL'AFGHANISTAN CONTEMPORANEO

10-11 LUGLIO
DALE 09.00 ALLE 12.00

COMANDO BRIGATA ALPINA TAURINENSE
CASERMA MONTE GRAPPA
TORINO

PER INFORMAZIONI