Afghanistan Sguardi e Analisi

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Afghanistan: Sguardi e analisi" è un progetto aperto finalizzato a comprendere e discutere le ragioni - e le possibili soluzioni - dei conflitti afghani.

lunedì 28 ottobre 2013

CeMiSS - Afghanistan: la fragile situazione politica e l’incognita di un processo di transizione accelerato


di Claudio Bertolotti
In un messaggio rilasciato prima della festa dell’Eid ul-Fitr che segna la fine del mese santo del Ramadan, il capo dei taliban, il mullah Mohammad Omar, ha dichiarato che l’Emirato islamico dell’Afghanistan è aperto al dialogo volto ai negoziati di pace, imputando Stati Uniti e governo afghano la responsabilità di aver provocato una situazione di stallo nel processo negoziale (...).
Il leader dei taliban ha affermato che i mujaheddin non sono interessati a prendere il controllo dell’intero Paese, quanto piuttosto a cercare di mettere in essere un “governo afghano inclusivo e basato sui principi islamici”. Un atteggiamento che, se da un lato potrebbe suggerire un significativo cambio di politica da parte dei taliban, dall’altro dimostrerebbe quanto i taliban stessi siano consapevoli dell’amplificazione del messaggio attraverso gli strumenti di comunicazione di massa e delle ripercussioni a livello di opinione pubblica globale; motivo in più, quest’ultimo, per manifestare un atteggiamento conciliante e possibilista.
Un elemento di novità, nel discorso del mullah Omar, è il riferimento alla “necessaria educazione moderna”, che potrebbe suggerire un cambiamento nella politica del gruppo di opposizione: “Al fine di proteggere noi stessi da scarsità e difficoltà, la nostra giovane generazione deve armarsi con l’educazione siareligiosa, sia moderna, perché l’istruzione moderna è un bisogno fondamentale di ogni società contemporanea”. Tuttavia, nonostante le osservazioni concilianti, il mullah Omar ha avvertito che, indipendentemente dal risultato dei colloqui di pace, i taliban continueranno a opporsi alla firma dell’accordo bilaterale di sicurezza tra Afghanistan e Stati Uniti che assicurerebbe la presenza di truppe straniere in Afghanistan dopo il 2014, momento in cui le forze di combattimento della Coalizione dovrebbero ritirarsi dal paese. Inoltre, il mullah Omar ha esortato le forze afghane a colpire le truppe straniere, i funzionari del governo afghano e le sue truppe che collaborano con quelle di Isaf. Infine, il capo dei taliban, ha aggiunto che il suo gruppo non parteciperà alle elezioni del prossimo anno, invitando i cittadini afghani ad astenersi dal prendere parte al processo elettorale, definito una “perdita di tempo” e “manipolato dagli Stati Uniti”.
In riferimento alla possibilità di dialogo tra le parti, il fratello del presidente afghano, Abdul Qayum Karzai, e alcuni i funzionari dell’Afghan High Peace Council hanno riferito di aver preso parte a un colloquio informale con i taliban a Dubai, (Khaama Press). Le due parti si sarebbero incontrate per discutere la possibilità di riavvio dei dialoghi negoziali interrotti dopo l’incidente diplomatico avvenuto in Qatar lo scorso giugno. Questo dopo che il presidente Karzai ha chiesto ai taliban di aderire al processo di pace, aprendo alla possibilità di apertura di un loro ufficio in Afghanistan...(vai all'articolo completo)

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Osservatorio Strategico CeMiSS (Ottobre 6/2013, pp. 77-80)

domenica 13 ottobre 2013

Claudio Bertolotti. Un cuneese chiamato a “riscrivere” la dottrina della Nato a Brussels

da targatocn

da cuneooggi.it  

da piemonteoggi.it

Team internazionale di esperti impegnati nello studio e nella redazione della linea guida che dovrà aiutare i nostri soldati impegnati in operazioni all’estero. 


Si è conclusa l'11 ottobre, la conferenza presso il comando generale della NATO incentrata sull’aspetto umano dei contemporanei conflitti armati (dall’Afghanistan, alla Siria passando per il Libano). Un lavoro di equipe che ha visto impegnati fianco a fianco esperti e luminari di alcune tra le più prestigiose università statunitensi e britanniche, nonchè specialisti militari del centro di eccellenza “Humint” (Human intelligence) della Nato di Oradea (Romania) diretto dal colonnello Razvadan Sordu. Tra gli aspetti maggiormente approfonditi, la ricerca di una linea guida comune a tutti i paesi aderenti all’Alleanza atlantica sul corretto approccio culturale – cross-cultural communication strategy.

Claudio Bertolotti, cuneese classe 1975, è l’unico italiano chiamato a far parte del team internazionale di esperti impegnati nello studio e nella redazione della linea guida che dovrà aiutare i nostri soldati impegnati in operazioni all’estero, aumentandone così la sicurezza personale e le possibilità di raggiungere tutti gli obiettivi delle missioni che saranno chiamati a svolgere in aree di crisi, le guerre moderne cosiddette asimmetriche. Nel dettaglio, la finalità del progetto è la limitazione delle azioni militari convenzionali sostituite da un approccio “morbido”, basato sul dialogo; un approccio innovativo che Bertolotti ha voluto definire “smart power”, in contrapposizione all’uso della forza militare. Il contributo di pensiero di Bertolotti ha ricevuto il plauso generale e un vivo apprezzamento da parte della stessa Nato che nelle prossime settimane renderà accessibile a tutto il pubblico la versione “non classificata” della pubblicazione dal titolo Human Aspects of the Operational Environment. 

Claudio Bertolotti, fondatore di Afghanistan Sguardi e Analisi, già capo sezione contro-intelligence della Nato in Afghanistan, direttore di ricerca presso il Centro Militare di Studi Strategici, responsabile dell’Osservatorio strategico “teatro afghano” per il Ministero della Difesa, ha introdotto l’insegnamento di “corretto approccio socio-culturale” per il personale militare italiano destinato all’impiego in Afghanistan. Laureato in Storia contemporanea, specializzato in Sociologia dell’Islam, e dottore di ricerca in Sociologia e Scienza Politica, ha all’attivo numerosi articoli scientifici, saggi e libri e ha collaborato, e collabora, con media locali e nazionali. È stato candidato alla camera per il movimento FARE Per fermare il declino.

(articolo originale su targatocn)